In un momento particolarmente difficile per due regioni come l'Abruzzo e le Marche, la danza può forse ancora offrire qualche momento di sollievo e di speranza."Danzando per le Marche" è il titolo della rassegna che prenderà il via il 5 febbraio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.
In programma lo spettacolo “Il Paese senza parole” messo in scena dalle compagnie Rosso Teatro e Atelier Teatro Danza, con la regia di Roberto Anglisani e le coreografie di Marianna Batelli.
Uno spettacolo di narrazione e danza, un racconto sull’importanza delle parole e delle storie da poter raccontare, dove gli occhi e le orecchie possono immaginare mondi nuovi, emozioni che non sono visibili se non attraverso il corpo e il movimento.
Fitto il calendario degli appuntamenti che prevedono una serie di spettacoli in diversi teatri delle Marche. Il 9 febbraio al Teatro Sperimentale di Pesaro è la volta di “In girum imus nocte (et consumimur igni), ovvero “Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco” di Roberto Castello in collaborazione con la compagnia, interpretato da Mariano Nieddu e Valentina Sechi. Uno scabro bianco e nero e una musica ipnotica sono l'ambiente nel quale si inanellano le micro narrazioni di questo peripatetico spettacolo notturno a cavallo fra cinema, danza e teatro.
“In girum imus nocte et consumimur igni”, enigmatico palindromo latino dalle origini incerte che già fu scelto come titolo da Guy Debord per un famoso film del 1978, va così oltre la sua possibile interpretazione di metafora del vivere come infinito consumarsi nei desideri, per diventare un'esperienza catartica della sua, anche comica, grottesca fatica.
Al Teatro Rossini di Civitanova è in scena il 18 febbraio una delle più note compagnie internazionali di danza ovvero la “Parsons Dance” con le coreografie di David Parsons. La compagnia incarna alla perfezione la forza dirompente di una danza carica di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso. E’ ormai un caposaldo della danza post-moderna made in Usa, che può mixare senza paura tecniche e stili per ottenere effetti magici e teatrali, creativi e divertenti. Nel programma del tour italiano non mancherà la celebre e richiestissima Caught (brano del 1982 che David Parsons creò per se stesso), assolo su musiche di Robert Fripp nel quale il danzatore sembra sospeso in aria grazie ad un gioco di luci stroboscopiche. Caught è una hit della modern dance definita dalla critica come “una delle più grandi coreografie degli ultimi tempi”.
A fianco di questa e altri classici del repertorio della Parsons Dance, la compagnia presenterà in Italia, in anteprima europea, altri due brani originali. Fondamentale resta il ruolo del light designer Howell Binkley (vincitore di un Tony Award per lo spettacolo di Broadway “Hamilton”) che esalta con fantasia e immaginazione le performance della compagnia, mentre tra le collaborazioni eccellenti figura Luca Missoni che ha firmato i costumi di molti pezzi.
Ultimo spettacolo in programma è quello previsto per il 25 febbario al Teatro Rossini di Pesaro con la Spellbound Contemporary Ballet che presenta “Rossini Overture” una nuova creazione firmata dalla regia e dalla coreografia di Mauro Astolfi. “La lettura della cronaca dell’epoca sulla vita di Gioachino Rossini, quello che di lui dissero altri grandi compositori, in special modo Beethoven, ha acceso il mio interesse per conoscere l’aspetto psicologico dell’uomo Rossini – spiega lo stesso Astolfi - Mazzini lo definì un titano di potenza e di audacia, il Napoleone di un’epoca musicale. Wagner disse che fu il primo, vero, grande, venerabile uomo mai incontrato nel mondo della musica".